Il portale riccamente decorato, racchiuso tra lesene con capitello composito, fasciato con passanti bocciardati e decorato con angeli e rosette contiene al suo interno lo stemma della famiglia Granafei. E’ importante notare un particolare, lo stemma della famiglia Granafei era nel ‘500 il leone rampante con tre spighe di grano, invece nel portale di via Lucantonio Resta, troviamo uno stemma bipartito che ha, sul lato sinistro il leone rampante con tre spighe di grano e sul lato destro la croce del calvario o latina. Quest’ultima stava ad indicare lo stato di ecclesiastico, e come faceva notare lo storico Mario Vinci in un suo studio, lo stesso stemma si ritrova sul Palazzo Granafei di Brindisi.
Lo stemma bipartito è riferibile all’abate Francesco Luca Granafei, che visse nella seconda metà del ‘600, fratello di Scipione duca di Serranova. E’ probabile quindi che il portale sia di qualche decennio successivo alla costruzione del palazzo.
La finestra con motivi a festoni sui piedritti e sul fregio ed il doccione con motivo apotropaico sono pochi elementi rimasti di un importante palazzo risalente al 1500 appartenuto a questa nobile famiglia.
Bibliografia
Luigi Greco, 2001 Storia di Mesagne in età barocca. vol. II – La città murata, i Borghi, L’architetto Francesco Capodieci. Schena Editore
Mario vinci, 2022 Una nave fra i vigneti – Castel Acquaro