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  • Palazzo del Monte di Pietà - Antico Ospedale

Palazzo del Monte di Pietà – Antico Ospedale

Dell’imponente Palazzo del Monte di Pietà sappiamo che fu completato nel 1626 ed il suo corpo di fabbrica era attaccato sul lato di levante con l’antico ospedale. Di notevole pregio la colonna angolare su cui è collocata la statua dell’angelo reggi cartiglio, i doccioni apotropaici, le elaborate linee delle cornici e le modanature applicate alle grandi finestre sul lato nord.
Lo storico Antonio Profilo, nel suo scritto del 1894, ci fornisce informazioni sulla storia di questo edificio e sui diversi usi che nel corso dei secoli ha avuto.
Il Profilo riporta che in un atto del notaio Cesare Guarini del 1578 vi è menzione che l’allora arciprete della Colleggiata, Lucantonio Resta, insieme ad altri nobili si prodigò per la costruzione di un ospedale. Da un altro atto del notaio Angelo Simone del 1559 si apprende che l’Ospedale intitolato al Corpo di G. Cristo aveva il Priore, il Procuratore e il cassiere.
E’ probabile quindi che l’ospedale sia stato costruito tral il 1559 ed il 1578. 
Dal 1578 era aggregata all’ospedale l’Arciconfraternita del Sacramento, forse istituita insieme all’ospedale. Gli obblighi dell’Arciconfraternita erano di alimentare i poveri ed i pellegrini.

Secondo un altro storico mesagnese, il Mavaro, anche l’università mesagnese contribuì alla costruzione dell’ospedale, tanto che sul lato dell’edificio che si affaccia su piazza Criscuolo è ancora oggi ben visibile lo stemma della città di Mesagne con a lato il cartiglio Hospitium Pauperum.
Una descrizione puntuale dell’ospedale viene fatta anche nel 1731 dal Regio Tavolario Pietro Vinaccia, nel suo Apprezzo del Feudo di Mesagne. Apprendiamo che al primo piano dell’edificio con entrata da piazza commestibili (oggi piazza Criscuolo) vie era una Chiesa “detta l’ospedale”
consistente in una grande stanza con affaccio sulla piazza, con tetto in legno e sull’altare un quadro ad olio raffigurante “la Cena di Nostro Signore” ci vengono poi indicate altre 4 stanze ad uso dell’ospedale.

Sempre secondo quanto riporta il Profilo, il Monte di Pietà fu istituito invece dal nobile Palmerio de Rinaldo, il quale, avendo perduto i figli aveva donato ai rappresentanti dell’Ospedale 400 ducati affinchè costruissero un Monte di Pietà. L’atto di donazione fu redatto sempre dal notaio Cesare Guarini il 17 febbraio del 1591.
In un altro atto del 29 dicembre 1593, redatto dal notaio Guarini, Palmerio de Rinaldo donò una rendita annua di 1000 ducati ponendo alcune condizioni: governare il monte come si governa quello di Lecce, dare 16 ducati annui al cappellano, spendere 24 ducati all’anno per 2 matrimoni a favore di 2 zitelle orfane, e distribuire il resto ai bisognosi. Successivamente ci furono tante altre donazioni come quella del cardinale Mario Albricci che nel suo testamento del 1679 destinò altre somme al Monte di Pietà.
Inizialmente il monte fu amministrato da cittadini laici, poi ci fu un’amministrazione mista cioè costituita da un laico ed un ecclesiastico, ma nel 1681 la curia arcivescovile di Brindisi decise che l’amministrazione sarebbe stata soltanto ecclesiastica, questo fu tollerato sino al 1760 quando l’Università mesagnese ricorse al re Ferdinando IV. Il quale decretò che l’amministrazione del Monte sarebbe espletata soltanto da cittadini laici, ristabilendo così il volere del suo fondatore.

L’edificio fu poi sede comunale dal 1835 al 1868 quando si insediò la pretura.

Bibliografia
Luigi Greco, 2001 Storia di Mesagne in età barocca. vol. II – La città murata, i Borghi, L’architetto Francesco Capodieci. Schena Editore
Angelo Sconosciuto, Domenico Urgesi, Mario Vinci, 2001 L’apprezzo del Feudo di Mesagne eseguito da Pietro Vinaccia nel 1731 con l’aggiunta di documenti inediti. Schena Editore
Antonio Profilo 1894 Vie piazze vichi e corti di Mesagne – Ragione della nuova loro denominazione Ostuni Tipografia Tamborrino