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Convento dei Padri Carmelitani

Museo

La devozione alla manifestazione sul Monte Carmelo alla Vergine Maria fu portata a Mesagne dai Padri Carmelitani nel 1521 anno del loro insediamento in città. I frati ebbero il permesso da Raimondo di Cordona, Vicerè di Napoli all’apertura di un convento accanto alla già presente chiesa di San Michele Arcangelo. I Carmelitani si trovarono in un’abazia regia, titolo che il luogo di culto aveva ricevuto per concessione da Carlo II d’Angiò nel 1299, per una particolare devozione che il re aveva verso l’arcangelo Michele a cui era dedicata la basilica. I frati rimasero nel loro convento sino alle soppressioni ottocentesche avvenute in età napoleonica (1809) e sotto il Regno d’Italia 1866. Dopo il secondo conflitto mondiale tornarono poi stabilmente nel convento.
La costruzione del convento ebbe diverse fasi, ad una prima del 1521 anno dell’insediamento ne seguirono altre nel 1639-44 anni nei quali furono effettuati anche lavori di sistemazione delle cappelle all’interno della chiesa. Altri lavori furono effettuati nel 1710. L’intervento più importante però che prevedeva un ampliamento del convento previsto per il 1743 fu impedito dal terremoto. I frati dovettero attendere il 1755 per dare corso ai lavori. Nel 1784 i possedimenti del convento aumentarono notevolmente grazie alla donazione di Vittoria Ronzini, nobile mesagnese ed unica erede di un ingente patrimonio. Purtroppo tra il 1955 ed il 1959 gran parte del vecchio convento ed il campanile furono demoliti e sostituiti con nuovi elementi architettonici.
Attualmente è in corso l’allestimento del Museo.

Bibliografia
Luigi Greco, 2001 Storia di Mesagne in età barocca vol III L’architettura sacra nella storia dell’arte, Schena Editore