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Chiesa dell’Immacolata

Secondo quanto narra lo storico Francescano Serafino Profilo in un suo manoscritto del 1760, i frati francescani giunsero a mesagne nel 1425. Erano stati un nobile mesagnese Aymonetto Sangiorgio e la sua consorte Maria rima de Maya a chiedere al pontefice Martino V il permesso di edificare il convento e la chiesa, permesso che venne accordato il 4 agosto del 1425. Vennero realizzati quindi la chiesa intitolata a Santa Maria di Nazareth ed il convento per i frati francescani.
La chiesa dei conventuali situata appena fuori le mura della città è stata per tanto tempo frequentata da artigiani e contadini.
Di essa abbiamo una splendida raffigurazione fatta dallo storico Cataldo Antonio Mannarino nel 1596. Successivamente in essa si radicò il culto dell’Immacolata Concezione e nel XVII secolo vi si insediò una omonima confraternita.
Oltre ai Sangiorgio anche altre nobili famiglie diventarono benefattrici dei francescani, come i Cantoni ed i Musacchi.
I convento dei francescani ha avuto diverse fasi costruttive, alcuni documenti attestano che nel 1720 si era dato il via a nuovi lavori di costruzione e che nel 1731, secondo quanto riporta il Regio Tavolario Pietro Vinaccia nel suo Apprezzo del Feudo di Mesagne, i lavori non erano ancora ultimati. Purtroppo il terremoto del 20 febbraio del 1743 danneggiò sia il convento che la chiesa, e già nell’ottobre dello stesso anno i frati diedero mandato per la ricostruzione ai mastri muratori Basilio e Valentino de Virgiliis di Oria. Nel 1755 terminati i lavori di ricostruzione del convento si passò alla ricostruzione della chiesa che venne fatta seguendo il disegno del mastro ingegnere e stuccatore Domenico Basile probabilmente originario di Martina Franca.
Dal 1755 al 1760 vennero anche realizzate le cappelle. Sappiamo che nel 1757 il barone Giuseppe Geofilo possedeva e contribuiva ad adornare una cappella dedicata a San Diego, e che nel 1760 il barone Nicola Scelba ed il padre Giovanni ornavano la loro nuova cappella dedicata a S. Antonio da Padova.
Dopo la soppressione dell’ordine avvenuta nel 1809 il convento venne adibito a sede della Gendarmeria Reale e a casa di arresto, in seguito dopo il 1860 ebbe un periodo di abbandono e poi fu venduto a privati cittadini. Dal 1922 il primo piano è attrezzato ad albergo.

La chiesa, rivolta ad ovest, ha una struttura imponente e sobria, esternamente è quasi priva di decorazioni. Annesso alla chiesa vi è il campanile a 3 vele, con tre campane realizzato con conci in carparo recuperati dalle vecchie mura di Mesagne dal P. Maestro Ludovico Verardi nel 1652.

All’interno, ad unica navata, vi sono 8 cappelle. La prima a sinistra con il crocifisso ligneo del

XVIII sec., la seconda a destra con la tela del ‘700 di San Diego d’Alcalà (appartenuta alla famiglia Geofilo), la seconda a sinistra con la tela settecentesca di S. Rocco, la terza cappella a destra custodisce la tela con l’estasi di S. Francesco d’Assisi, dipinto realizzato nel 1753 da Antonio Domenico Carella. Sempre di Antonio Domenico Carella è la tela del 1759 con S. Antonio da Padova della quarta cappella a sinistra. La quinta cappella a destra è dedicata a S. Francesco da Paola il dipinto ottocentesco è stato realizzato dal pittore romano L.C. Camerini.
La sesta cappella a sinistra è intitolata alla Vergine Immacolata e custodisce la tela ottocentesca del mesagnese Antonio Criscuolo. La tela raffigura il trionfo della Vergine tra un coro di angeli che sorreggono i simboli mariani.
Da segnalare infine le quattro tele settecentesche poste ai lati dell’altare che raffigurano scene con le ultime ore di vita di Gesù.

Bibliografia e sitografia
Luigi Greco, 2001 Storia di Mesagne in età barocca vol III L’architettura sacra nella storia dell’arte, Schena Editore
Angelo Sconosciuto, Domenico Urgesi, Mario Vinci, 2001 L’apprezzo del Feudo di Mesagne eseguito da Pietro Vinaccia nel 1731 con l’aggiunta di documenti inediti. Schena Editore
Massimo Guastella, 1993 Inventario della pittura sacra di età moderna nelle chiese di Mesagne
Giuseppe Giordano, Damiano Angelo Laucci, Domenico Urgesi, 2018 Cataldo Antonio Mannarino – Storia di Mesagne. Sulla rotta del sole Giordano Editore
Chiesa dell’Immacolata – Mesagne (BR) Brundarte disponibile su: brundarte.it/2016/05/16/chiesa-dellimmacolata-mesagne-br