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Porta Nuova

La Porta Nuova o Porta Borghese come veniva chiamata dei mesagnesi fu edificata all’inizio del 1600 per mettere in comunicazione la vecchia città con il borgo nuovo che si stava gradualmente sviluppando nelle vicinanze della chiesa dei domenicani. Secondo quanto riporta lo storico Antonio Profilo, per la sua costruzione fu scelto un punto nel quale esisteva una vecchia cloaca pubblica realizzata a ridosso delle antiche mura della città. L’università poi, sempre per la costruzione della Porta, acquistò e demolì diverse case site nelle vicinanze della chiesa di Santa Caterina.

Sindaco di Mesagne ai tempi della costruzione della porta era l’illustre medico Epifanio Ferdinando.

Il Profilo ci dice anche che all’inzio dell’800 nell’attuale via Martiri della Libertà, strada che ha inizio da Porta Nuova, esistevano i resti di una chiesa, forse di Santa Caterina e che nel 1892 durante i lavori di ampliamento di questa strada si rivennero delle sepolture e pezzi di un antico fabbricato affrescati, forse appartenenti alla chiesa di San Biagio.
Nel 1702, probabilmente perchè pericolante, la Porta Nuova venne riedificata, come riporta una epigrafe collocata nel timpano. L’epigrafe indica i nomi d Carlo III e del Principe Carmine De Angelis, feudatario al tempo della riedificazione. Ancora oggi ben visibili lo stemma di Carlo III al centro del timpano, a sinistra gli scudi del marchese Barretta ed a destra lo stemma cittadino.

Bibliografia e sitografia
Luigi Greco, 2001 Storia di Mesagne in età barocca. vol. II – La città murata, i Borghi, L’architetto Francesco Capodieci. Schena Editore
Angelo Sconosciuto, Domenico Urgesi, Mario Vinci, 2001 L’apprezzo del Feudo di Mesagne eseguito da Pietro Vinaccia nel 1731 con l’aggiunta di documenti inediti. Schena Editore
Antonio Profilo 1894 Vie piazze vichi e corti di Mesagne – Ragione della nuova loro denominazione Ostuni Tipografia Tamborrino