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Antiche mura

Sul finire del cinquecento la città di Mesagne era racchiusa all’interno di un poderoso sistema difensivo costituito da robuste mura, un fossato ed un castello.
Con molta probabilità la fortificazione era stata realizzata intorno alla metà del quattrocento dal più potente feudatario del Regno di Napoli, il Principe di Taranto Giannantonio del Balzo Orsini.
A lui si deve l’ampliamento del Castello, la costruzione delle mura delle torrette. All’interno delle mura svettava la chiesa Matrice, il Monte di Pietà, imponenti palazzi nobiliari ed altre chiese di dimensioni modeste da cui derivano ancora oggi i nomi dei vicinati, come Sant’Anna e S. Cipriano, Santa Barbara, San Giorgio, San Bartolomeo, San Biagio, San Martino, S. Salvatore.
Una puntuale descrizione e raffigurazione della città ci viene fornita dall’umanista e letterato Cataldantonio Mannarino in un suo manoscritto datato 1596.
Dal Mannarino apprendiamo che la città murata aveva due accessi, la porta grande rivolta a nord e la porta piccola a sud, il castello e ventidue torrette lungo le mura (anche se nel disegno se ne contano 21), quasi tutte di forma quadra tranne 3 di forma circolare.
Agli inizi del seicento venne poi costruita la Porta Nuova, aprendo un varco nelle mura sul lato est per mettere in comunicazione il borgo vecchio con il nuovo borgo che era in continua espansione.
Se si osserva oggi la città dall’alto è ancora possibile riconoscere il perimetro della fortificazione disegnato dal Mannarino e le attuali vie Federico II e Manfredi Svevo che corrono lungo quelli che un tempo erano i fossati sul lato est ed ovest della città. Non vi sono resti visibili della Porta Piccola, ma sono invece ben conservate, anche se oggetto di rifacimenti successivi, la Porta Grande e la Porta Nuova.
Di particolare importanza dal punto di vista storico sono:
– il tratto di mura quattrocentesche realizzato con grandi blocchi in carparo ed ancora ben conservato e visibile nel cortile del civico 128 dei via Federico II,
– una delle 22 torrette, questa di forma quadrata, con la base, una parte di alzato ed un tratto delle mura di circa 20 metri situati in un cortile al civico 14 di via Federico II. Questo è l’unico tratto in cui l’antico fossato è rimasto ancora oggi libero da costruzioni per tutta la sua larghezza.
– una delle 3 torrette di forma circolare disegnate dal Mannarino, questa torretta si trova in parte inglobata in una abitazione il cui accesso è da via degli Azzolino, sul lato ovest della città.

Bibliografia
Luigi Greco, 2001 Storia di Mesagne in età barocca. vol. II – La città murata, i Borghi, L’architetto Francesco Capodieci. Schena Editore
Giuseppe Giordano, Damiano Angelo Laucci, Domenico Urgesi, 2018 Cataldo Antonio Mannarino – Storia di Mesagne. Sulla rotta del sole Giordano Editore