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Porta Piccola

Il sistema difensivo di Mesagne fu molto probabilmente realizzato nella prima metà del ‘400 da Giannantonio Orsini Del Balzo, Principe di Taranto. A quel periodo risale il torrione del Castello, raffigurato poi nel suo manoscritto della fine ‘500 dallo storico Cataldo Antonio Mannarino. Come riporta il Mannarino, la città di Mesagne era cinta da possenti mura, a distanza regolare vi erano ventidue torrette e due porte di accesso alla città. La prima detta Porta Grande a nord e la seconda detta Porta Piccola a sud. Il disegno del Mannarino è particolarmente interessante da un punto di vista storico perchè ci consente ancora oggi riconoscere il tessuto urbano della Mesagne medievale.
Purtroppo della Porta Piccola non rimangono ad oggi tracce, sappiamo che rimase in piedi sino al 1834 quando, secondo quanto riporta lo storico Antonio Profilo, venne demolita perchè pericolante.
Dell’antico sistema difensivo restano però ancora visibili, sebbene alcuni di proprietà privata, i resti di due torrette. Una circolare, inglobata negli edifici tra via degli Azzolino e via Manfredi Svevo, ed una rettangolare, ricadente in un giardino in via Federico II all’altezza della chiesa della SS. Annunziata. Accanto a quest’ultima torretta, è ancora chiaramente visibile un tratto di vecchie mura.

Bibliografia
Luigi Greco, 2001 Storia di Mesagne in età barocca. vol. II – La città murata, i Borghi, L’architetto Francesco Capodieci. Schena Editore
Antonio Profilo 1894 Vie piazze vichi e corti di Mesagne – Ragione della nuova loro denominazione Ostuni Tipografia Tamborrino
Giuseppe Giordano, Damiano Angelo Laucci, Domenico Urgesi, 2018 Cataldo Antonio Mannarino – Storia di Mesagne. Sulla rotta del sole Giordano Editore